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Osmosi Inversa

Osmosi Inversa

Osmosi inversa, cos’è? 

Scopriamolo in questo articolo. 

Partiamo dal presupposto che l’osmosi è un fenomeno naturale, cioè il meccanismo che si verifica anche in natura come nell’attività cellulare. L’effetto osmosi si ha quando due liquidi/soluzioni con una diversa concentrazione di particelle disciolte in essi e separati da una membrana semipermeabile si attraversano: il liquido con minor concentrazione attraverserà la membrana semipermeabile andando verso quello con maggior concentrazione e aumentandone anche il volume. Immaginiamo che questo avvenga all’interno di un cilindro separato per metà da una membrana semipermeabile: dopo un po’ di tempo vedremo che il livello sarà più alto da un lato della membrana. La differenza di questa altezza dei liquidi è detta equilibrio osmotico e avviene a parità di pressione idrostatica.


L’osmosi inversa si manifesta quando artificialmente viene applicata una pressione maggiore e contraria a quella osmotica, producendo quindi l’inversione dei fluidi. L’effetto che si ottiene nel trattamento dell’acqua è quello di far passare l’acqua nella membrana semipermeabile costituita da più strati porosi.

Le membrane di ultima generazione hanno la capacità di far “passare” determinati soluti eliminandone altri, mentre le membrane osmotiche, aven- do un grado di filtrazione da 0,0001 a 0,0005 micron, riescono a eliminare agenti inquinanti presenti nell’acqua, batteri e virus.

Campi di applicazione
I benefici del trattamento per osmosi inversa hanno suscitato negli ultimi trent’anni molto interesse anche nel mondo della ricerca scientifica, facendo sì che venisse estesa l’applicazione a diversi settori quali:
• settore alimentare;
• settore medico/sanitario;
• settore civile/potabilizzazione/acque reflue;
• settore agricolo e allevamento;
• settore farmaceutico/cosmetico/chimico.
In particolare, tenuto conto che i residui di pesticidi su frutta e verdura, presenti sulle piante per uccidere i parassiti, sono i principali responsabili dell’insorgere delle allergie, l’acqua risulta fondamentale anche in questo ambito. Infatti essa è il più potente e, allo stesso tempo, il più comune solvente in grado di eliminare tali residui dai prodotti agricoli che ritroviamo sulle nostre tavole e il processo di osmosi, oltre a rendere l’acqua più leggera, la pulisce facendo sì che la sua azione solvente aumenti la propria efficacia.

Concludendo, oggi nel settore del trattamento acqua per uso domestico, l’utilizzo delle membrane osmosi risulta essere il sistema più sicuro ed efficace tanto da essere utilizzato anche dalle aziende distributrici di acqua in bottiglia. Installare in casa un sistema ad osmosi inversa ti permette di avere il massimo della qualità per la tua idratazione, risparmiando soldi e facendo un gran bene all’ambiente. 

Acqua & Cuore

Acqua & Cuore

Abbiamo accennato al nostro sistema “idraulico” di raffreddamento e, in ordine di importanza, credo che il benessere del cuore e di tutto il nostro sistema cardiocircolatorio siano essenziali tanto quanto quello del cervello per restare in salute. Il cuore ha il compito fondamentale di far circolare il sangue nel nostro organismo. Il sangue è formato dal plasma, la parte liquida che, come ho già indicato, è composto per il 90% di acqua e il 10% di minerali.
Quando siamo disidratati, specialmente nei casi più importanti  come quello di chi beve a stento 1⁄2 litro di acqua al giorno il sangue è meno fluido rispetto a chi beve in modo adeguato. Tanto per darti un’idea dell’entità di questo aspetto, ti racconto un aneddoto che ho ascoltato durante un convegno di life e business coaching. Il relatore, mentre ci mostrava il video di una sessione di coaching tenuta con un’équipe di chirurghi che effettua trapianti di cuore, ci raccontò un episodio accaduto mentre lui stesso era con loro in sala operatoria: squillò il telefono interno e rispose il chirurgo primario responsabile dell’équipe; dall’altra parte c’era un paziente già operato, al quale era stato inserito un cuore artificiale in attesa di trapianto. Il cuore artificiale è una pompa elettromeccanica che serve appunto a pompare sangue nel nostro sistema cardiocircolatorio ed è alimentato da una batteria esterna. Questa batteria ha solo due led di allarme, uno rosso e uno verde: il rosso indica che la batteria è scarica (la durata è però di almeno cinque anni), mentre la verde indica un cambiamento di portata del sangue. Il paziente faceva presente che nel dispositivo si era accesa la spia verde e voleva sapere cosa fare; il primario gli spiegò che molto probabilmente il dispositivo stava segnalando un cambio di portata perché il sangue era meno fluido rispetto alla norma e consigliò al paziente di aumentare da subito, e nei giorni a seguire, la quantità di acqua bevuta. Terminata la telefonata, spiegò al nostro relatore che la quantità e la qualità di acqua che noi beviamo hanno un effetto fonda- mentale sulla circolazione del sangue, in quanto appunto lo rendono molto più fluido.
L’acqua ha un ruolo essenziale anche riguardo alla pressione del sangue. Abitudini alimentari non corrette e vita sedentaria sono fra le cause principali dell’aumento di una patologia molto diffusa oggi: l’ipertensione (pressione alta); per curarla e tenerla sotto controllo, molti sono obbligati ad assumere farmaci per lunghi periodi, con tutte le controindicazioni di cure così prolungate. Infatti, a causa della cattiva alimentazione e della vita sedentaria, tante persone soffrono di pressione alta e sono costrette a ricorrere a farmaci per tenerla entro i limiti normali, con tutti gli effetti indesiderati che spesso queste cure producono sul lungo periodo. Un valido aiuto in questo senso, soprattutto per coloro che già soffrono di pressione alta ma anche per chi vuole prevenire questa patologia, può venire dal seguire, sotto controllo medico, una dieta povera di sodio (che è la causa principale dell’ipertensione), assumendo contemporaneamente un’acqua oligominerale che favorisca la diuresi e l’eliminazione del sodio eccedente.

La Salute Passa Attraverso L’Acqua 

Acqua & Cervello

Acqua & Cervello

IDRATAZIONE E CERVELLO

Se, come abbiamo già indicato, un’idratazione adeguata influisce positivamente su tutte le fun- zioni dei principali organi, ovviamente ha effet- to anche sulle nostre capacità cognitive. Infatti, come affermato da diversi studi e ricerche scien- tifiche, bere acqua in modo adeguato aiuta il nostro sistema nervoso centrale, e soprattutto il cervello, a svolgere tutte le sue funzioni e attività quotidiane. Come la maggior parte dei nostri or- gani vitali è formato da acqua, e costituisce solo il 2% della massa corporea.
Tra i primi organi a risentire di una condizione di disidratazione è proprio il cervello nel quale, come nella maggior parte dei nostri organi vitali, il 70% dei liquidi organici che lo compongono è costituito da acqua, che favorisce quindi le sue funzioni e l’attività neuronale.
Essendo un organo con bassa capacità meta- bolica, la sua attività è sostenuta da un continuo rifornimento di ossigeno e glucosio attraverso il circolo sanguigno: il cervello riceve circa 800 ml/ min di sangue e, pur costituendo appena il 2% della nostra massa totale, consuma più o meno il 60% del glucosio e il 20% dell’ossigeno di tutto il corpo. In tutte le condizioni fisiologiche che il cervello affronta, sia durante un lavoro mentale intenso sia durante un sonno profondo,

il flusso del sangue resta costante, variando solo nelle aree celebrali più o meno attive.
Il cervello contiene oltre 100 miliardi di cellule nervose, i neuroni, ognuna delle quali comunica segnali di tipo elettrochimico attraverso le sinapsi con circa 100.000 cellule; un’idratazione adeguata gioca pertanto un ruolo molto importante nell’attività dei neuroni.
Numerosi studi affermano proprio la correlazione tra la carenza delle attività cerebrali e una situazione di disidratazione; in una recente pubblicazione sulla rivista Frontiers in Human Neuroscience dei ricercatori della School of Psychology dell’Università di East London, sono stati illustrati i risultati di uno studio condotto su due gruppi distinti di persone: un gruppo è stato sottoposto a una disidratazione “forzata” – ovvero ai componenti non sono stati fatti assumere liquidi per diverse ore e, in seguito, tutti i partecipanti sono stati sottoposti a test di reazione, nei quali veniva chiesto loro di premere un pulsante non appena vedevano apparire un oggetto sullo schermo. I risultati di questi test hanno evidenziato una reazione di gran lunga più veloce nei soggetti più idratati rispetto a quelli che non avevano bevuto acqua nelle ore precedenti all’esperimento.
Altri test e studi hanno dimostrato che bere regolarmente acqua a temperatura ambiente durante tutto il giorno aiuta il nostro cervello e le sue principali funzioni, ricevendo notevoli benefici. Tra i principali troviamo:
• La concentrazione: durante le attività di lavoro o di studio è buona abitudine avere sempre a portata di mano una bottiglia d’acqua; personalmente cerco di bere un bicchiere d’acqua ogni ora circa e, comunque, ho acquisito la buona abitudine di avere sempre con me mezzo litro d’acqua da sorseggiare, senza aspettare il sintomo della sete. Le attività del cervello aumentano a seconda delle informazioni che richiediamo ed elaboriamo; dobbiamo ricordare che i liquidi organici, come quello cefalorachidiano, sono composti di acqua, come i neuroni che hanno il compito di trasmettere informazioni, per esempio quando uno studente è concentrato nell’attività di studio di memorizzazione di nuove informazioni.
• La riduzione dello stress: in un articolo estrat- to dalla rivista Nexus New Times il dottor Fereydoon Batmanghelidj sostiene che l’acqua è energia, regola i processi metabolici ed è essenziale per curare e prevenire lo stress. In particolare, Batmanghelidj spiega che l’acqua contenuta nel nostro organismo – tecnicamente chiamata acqua di legame, il famoso 70% – in realtà è già occupata a svolgere specifiche funzioni, mentre per svolgere tutte le nuove funzioni che di volta in volta il nostro organismo compie ha bisogno di acqua che non sia già “impegnata”, definita acqua libera. Quando siamo in uno stato di disidratazione vuol dire che siamo a corto di acqua libera e che il nostro organismo attinge liquidi dalle sue risorse interne; per questo motivo viene consigliato di bere e idratare il nostro organismo, rifornendolo in anticipo di acqua libera anche se non abbiamo lo stimolo della sete, in particolare quando sappiamo che dobbiamo svolgere determinate attività che richiedono acqua, per esempio fare sport, studiare, lavorare o semplicemente mangia- re. Quando siamo sotto stress, il corpo va in disidratazione a causa dei molti ormoni che disgregano materiale nuovo, il quale assorbe l’acqua libera che abbiamo in circolazione. In questa fase l’organismo aziona diversi ormoni tra cui la vasopressina, che ha un ruolo importante come regolatore idrico; quando siamo disidratati c’è un rilascio di istamina e di vasopressina e i tessuti si rompono a causa del fattore di rilascio del cortisone.

Per cui sforzati di assumere la buona abitudine di avere sempre a portata di mano il tuo bicchiere d’acqua, non aspettare il sintomo della sete, vedrai che quanto più il cervello sarà idratato e raffreddato, tanto più sarai performante nelle tue attività quotidiane!

Buona idratazione ! 

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